Quantcast
Channel: Commenti a: Basket, la storia in tre secondi
Viewing all articles
Browse latest Browse all 4

Di: kmorwath

$
0
0

Quegli avvenimenti furono uno splendido esempio dell’ipocrisia olimpica, dove i finti dilettanti europei giocavano (nel calcio addirittura i professionisti!), mentre gli USA dovevano mandare i ragazzi dell’università perché ormai il professionismo era una realtà ed era inutile nascondersi dietro un dito.
Ricordiamo che non furono gli USA a non mandare i migliori giocatori, erano le ipocrite regole olimpiche a richiedere “dilettanti”, anche finti come i numerosi finti militari, Italiani inclusi, che venivano pagati dagli Stati solo per fare sport.
Jim Thorpe fu squalificato per aver giocato professionalmente a baseball che allora non era sport olimpico. Solo trent’anni dopo le medaglie furono restituite. Renaldo Nehemiah, recordman dei 110 ostacoli, fu contestato per avere giocato a football, che per di più nemmeno è uno sport olimpico. Ma mai una parola contro i finti dilettanti. Per questo motivo non ho mai seguito una competizione ipocrita per definizione. Molto meglio sport come il tennis che già alla fine degli anni ’60 la finirono con le ipocrisie e iniziarono l’era open. Non dopo aver privato comunque campioni come Rod Lever dei titoli che avrebbero potuto vincere.
Ma tutto ciò faceva comodo a stati che invece di campioni producono per lo più schiappe per l’incapacità di favorire lo sport fra i giovani, Italia inclusa.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 4